Località termali attiveEmilia Romagna

Rimini – Terme di Rimini

Le prime tracce di insediamenti umani risalgono al paleolitico inferiore (circa 800.000 anni fa…). La zona, grazie alla vicinanza di colline ricche di sorgenti di acqua, della valle del Marecchia ed del mare, fu abitata prima da popolazioni umbre-etrusche, poi dai Greci e dai Celti e, infine dai Romani che fondarono Ariminum, conferendole autonomia amministrativa e legandola a Roma tramite trattati che ne regolamentavano il commercio, la difesa e i rapporti esteri.
Snodo di importanti vie di comunicazione tra centro e nord Italia (la Via Flaminia, la Via Emilia, la Via Popilia-Annia verso Aquileia), la città rimase sempre fedele a Roma, venendo premiata con la cittadinanza romana ed il rango di primo municipio cispadano. Nel 49 a.C., dopo il passaggio del Rubicone, Giulio Cesare pronunciò proprio a Rimini, davanti alle sue truppe, la celebre frase “Alea iacta est” (il dado è tratto). Testimonianze romane dell’età imperiale si ritrovano, ancora oggi, nell’Arco di Augusto, nel Ponte di Tiberio, nel teatro e nell’anfiteatro romano, nelle opere pubbliche che riguardarono la rete dell’acquedotto, le fognature, le strade lastricate.
Con la crisi dell’impero romano la zona fu soggetta alle invasioni barbariche, conquistata dai Goti (549) e, poi, dai Bizantini sotto la cui dominazione fu realizzata la Pentapoli marittima costituita da Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona i cui territori, nel 756, furono donati dal Re dei Franchi, Pipino il Breve, allo Stato Pontificio.
Tra il XIII ed il XV secolo la città ebbe un intenso sviluppo urbanistico e, nella Piazza del Comune (oggi Piazza Cavour), furono edificati i palazzi Dell’Arengo e del Podestà, mentre a livello politico passò sotto il dominio dei Malatesta che ne fecero la capitale della “signoria”, estesa fino a San Sepolcro, Sestino e Senigallia.
Tra la fine del XV secolo, con la fine del potere malatestiano e l’inizio del XVI secolo, Rimini prima fu annessa allo Stato Pontificio, poi, nel 1503, a Venezia per poi tornare a sotto l’autorità vaticana diventando parte della Legazione Ravennate per circa trecento anni. Durante il XVI secolo la città fu prima invasa dalle truppe di Carlo V (1531) e poi da quelle francesi (1577); nel XVII secolo, subì varie inondazioni provocate dal Marecchia e, nel 1672, un violentissimo terremoto che provocò il crollo parziale di abitazioni e di alcuni edifici pubblici, tra cui il palazzo comunale, la cattedrale, la chiesa dei Teatini e quella di San Francesco di Paola.
Il XVIII secolo fu caratterizzato da una grande vivacità della vita cittadina, da un rinnovamento del tessuto edilizio e da una generale ripresa economica, nonostante il ripetersi di alluvioni, passaggi di eserciti e terremoti, che tornarono a colpire la città nel dicembre 1786, provocando danni ingenti a numerosi edifici pubblici e privati.
Rimini fu parte della Repubblica Cisalpina, ma nel 1831, dopo uno scontro militare con l’esercito austriaco che sconfisse i locali, tornò sotto il dominio pontificio fino al 1860 quando fu annessa al Regno di Sardegna e, poi, al Regno d’Italia.
Due date importanti per il futuro della città turistica che conosciamo: il 30 luglio 1843 fu inaugurato il primo “Stabilimento privilegiato dei Bagni Marittimi”, sul modello delle già affermate località balneari francesi e mitteleuropee e, nel 1861, Rimini fu raggiunta dalla ferrovia Bologna-Ancona. La strada ferrata, posta a mare della città, nella prospettiva di un futuro sviluppo del porto, consentì più agevoli collegamenti con il resto d’Italia, contribuendo in modo decisivo al grande sviluppo dell’economia turistica[48].
Visitare Rimini oggi, significa confrontarsi con il suo passato.

Rimini possiede il più grande patrimonio archeologico dell’Emilia Romagna, testimoniato dai ritrovamenti delle rovine del monumentale anfiteatro, di numerose domus di età repubblicana e imperiale (la domus del chirurgo, la domus di palazzo Massani e la domus della camera di commercio), resti della sede stradale, necropoli sorte lungo le vie consolari e impianti produttivi. Il complesso dei siti archeologici riminesi include inoltre gli scavi archeologici dell’ex Consorzio Agrario e del convento di S. Giuliano, la Colonna miliare del Terzo Miglio a Miramare e il Ponte romano di S. Vito.
Il vasto patrimonio storico-artistico della città è il risultato di 22 secoli di storia, con monumenti di ogni epoca e con esempi di architettura della civiltà romana (l’Arco d’Augusto, il Ponte di Tiberio, l’Anfiteatro e la Domus del Chirurgo), del Medioevo (il palazzo dell’Arengo, la chiesa di S. Agostino e Castel Sismondo) e del Rinascimento, (Tempio Malatestiano, capolavoro di Leon Battista Alberti). Non mancano testimonianze architettoniche ed artistiche dei periodi barocco, neoclassico e liberty tra i Palazzi del centro e le ville nobiliari e borghesi che popolano la città, dal centro fino alle colline.
Città natale del grande regista Federico Fellini, Rimini è stata immortalata in tantissimi film e documentari.
La gastronomia locale è basata, naturalmente, sui prodotti del mare e della campagna retrostante. I vini DOC “Colli di Rimini”, si accompagnano a prodotti e piatti di tradizione e di qualità come la piadina riminese, i cassoni ripieni, gli antipasti di pesce, i primi piatti di tagliatelle, tagliolini, cappelletti, ravioli, strozzapreti; i secondi di pesce tra cui il brodetto, le “rustide” di pesce azzurro alla griglia, frutti di mare e crostacei, il castrato, i salumi i formaggi di Fossa delle vallate del Rubicone e del Marecchia, la ciambella tra i dolci.

Le acque

Le acque presenti alle Terme di Rimini sono acque marine, principalmente salso-bromo-iodica-calcica magnesiaca.

Il fango

Il fango termale utilizzato è una miscela che deriva dalla lenta commistione di argilla con acqua termale di Miramare, fatta maturare almeno sei mesi.

Indicazioni terapeutiche

Le principali patologie curate grazie alle acque termali di Rimini riguardano l’apparato locomotore, cardiovascolare, respiratorio, patologie del fegato e delle vie biliari, ginecologiche e apparato riproduttivo, sistema muscolare, otorinolaringoiatriche, scheletrico, estetico. Completano l’offerta cure per il sistema cardiovascolare.

Le cure ed i trattamenti

Si praticano:

  • Cure inalatorie, per le patologie dell’apparato respiratorio, indicate per riniti, otiti, faringiti, bronchiti. Si effettuano con trattamenti di aerosol, inalazioni, nebulizzazioni, humage, politzer, insufflazioni transtubariche, ventilazione polmonare
  • Cure balneoterapiche e vascolari, per le patologie artroreumatiche e vascolari. Si effettuano con trattamenti di balneoterapia, percorsi vascolari, ginnastica vascolare, idromassaggi
  • Cure fangobalneoterapiche, per le patologie del sistema muscolo scheletrico, nelle forme artrosiche e fibromialgiche. La spalmatura del fango sulle parti del corpo avviene ad una temperatura di 52°C
  • Cure per la riabilitazione in piscina nei casi di fratture, postumi da interventi chirurgici, distorsioni, contratture, traumi sportivi ed altre forme di limitazione dei movimenti, artrosi compresa. La riabilitazione in acqua viene accompagnata da esercizi fisioterapici
  • La Talassoterapia, prima forma di cure storiche alle Terme di Rimini, utilizza tutti gli elementi del mare come acqua, alghe e l’aria
Tra i vari trattamenti talassoterapici vanno indicati i bagni in piscina con acqua di mare e idromassaggi, percorsi vascolari in acqua di mare, cure inalatorie con acqua marina, trattamenti estetici con alghe, percorso benessere con stanza del sale, piscine, idromassaggi e saune.

Come raggiungerci

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