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Campiglia Marittima (LI) – Terme di Venturina e Calidario Terme Etrusche

Uno dei borghi più belli d’Italia, adagiato su una collina da cui lo sguardo si perde lungo la Costa degli Etruschi e la campagna circostante, Campiglia Marittima è ricca di storia e tradizioni. La presenza umana sul territorio risale ad un periodo compreso tra i 90 mila e i 35 mila anni fa, ma le tracce insediative più evidenti emergono a partire dal periodo etrusco del quale rimangono i Forni Fusori in località Madonna di Fucinaia, vicino al Parco Archeo – Minerario di San Silvestro. Inaugurato nel 1996 il Parco, esteso per 450 ettari sul sistema collinare a nord di Campiglia, raccoglie alcune tra le principali emergenze monumentali del territorio. Vi si trova l’affascinante Rocca San Silvestro, un antico villaggio di minatori fondato nel Medioevo per sfruttare i giacimenti di rame, piombo e argento necessari alla Zecca pisana per la monetazione. Nel Parco si può inoltre visitare il Museo dell’Archeologia e dei Minerali per poi passare alla Miniera del Temperino, una galleria di 360 metri dove si può entrare armati di caschetto protettivo per scoprire come si estraevano i minerali dall’antichità ai nostri giorni.

Il centro storico di Campiglia Marittima è racchiuso all’interno delle mura, tra vicoli lastricati, stradine, palazzi, piazze, botteghe artigianali, musei e osterie. Esso costituisce, nel suo insieme, un complesso architettonico di interesse monumentale, con la Rocca del XII secolo, la Pieve di San Giovanni e il famoso bassorilievo di Meleagro, la Chiesa parrocchiale di San Lorenzo che custodisce preziose opere d’arte e alla quale è annesso il Museo d’Arte Sacra, il Palazzo Pretorio con gli stemmi dei Capitani, oggi sede della Biblioteca dei ragazzi e dell’Archivio Storico, l’ottocentesco Teatro dei Concordi che ospita un apprezzato cartellone.

Venturina Terme, dista 5 Km dal capoluogo, al quale è collegata dalla strada provinciale costeggiata da colline terrazzate con coltivazioni di olivi secolari. Il Museo della Civiltà del Lavoro, una collezione di oltre 10.000 pezzi che testimoniano la vita quotidiana e la storia locale, si trova in uno dei padiglioni dell’Area Fieristica. Sull’antico tracciato della Via Aurelia si trova una piccola area archeologica su cui sorgono i resti del mausoleo romano cosiddetto di Caio Trebazio che risale al I sec. ed è da identificare con un sepolcro monumentale sorto dove un tempo correva l’antica via Aurelia. Del monumento oggi resta solo la struttura portante, l’esterno doveva essere rivestito da lastre di marmo, di cui però non è più rimasta traccia.

Il nome Venturina risale al XII secolo, mentre la zona veniva chiamata in epoca classica Caldana, ossia “terra calda”. Le acque termali, anticamente conosciute come Aquae Populoniae, sono ricche di zolfo, alcali e terra, e sgorgano da due sorgenti distinte alla temperatura di 36°.

Il Parco Termale di Venturina è un’ampia area nella zona nord dell’omonima frazione ricca di sorgenti termali conosciute e sfruttate fin dall’antichità. E’ attraversata dal corso d’acqua Fossa Calda, emissario del laghetto caldo Bottaccio. Nell’area si possono trovare una serie di servizi e spazi per il soggiorno, le cure, il benessere. Comprende  il laghetto caldo Bottaccio, oggi meglio conosciuto come Calidario, dal nome del centro termale e benessere che vi si è sviluppato vicino; la chiesetta di Santa Lucia che accoglie il visitatore proprio in prossimità del laghetto; le Terme di Venturina , stabilimento termale che offre cure termali convenzionate e non e trattamenti benessere ed estetici; lo storico Hotel Terme di Caldana sorto con il nome di Bagni Caterina nel 1904; il nuovo Hotel Terme Piscine e SPA; un centro sportivo.

Nelle vicinanze del Parco Termale, a ovest della Via Aurelia urbana, si trova il parco dei Laghi del Molino, un’area umida ad uso irriguo e ricreativo dove numerose specie aviarie trovano riparo e ristoro.

Ottimi anche i ristoranti per cene all’insegna della tipicità dei prodotti locali, dal vino DOC della Val di Cornia al Bolgheri, dall’olio extravergine alla schiaccia campigliese, oltre ai prodotti della terra, tra cui il carciofo violetto, lo spinacio, il cardo (gobbo), della Val Cornia, nonché cocomeri e meloni .

Le acque

Il Centro Termale Venturina si avvale delle proprietà della Sorgente Cratere, le cui acque termali erano conosciute dagli Etruschi e dai Romani, da cui il toponimo “Aquae Populoniae”. Esse sgorgano a 45° durante tutto l’anno, con portata costante, e sono classificate come solfate – calciche – magnesiache – bicarbonate – alcalinoterrose.

Il Calidario Terme Etrusche ha, incorporato nella struttura, una sorgente Naturale di circa 3000 metri quadri naturalmente alimentato da più sorgenti di acqua che sgorgano alla temperatura costante di 36 gradi direttamente dal fondo del lago, con una portata media di circa 12.000 litri al minuto che garantisce un ricambio costante e naturale dell’acqua.

Indicazioni terapeutiche

Le principali patologie che possono essere curate grazie alle acque termali delle Terme di Venturina riguardano: Malattie dell’apparato respiratorio, Malattie otorinolaringoiatriche, Malattie reumatiche delle ossa e delle articolazioni, Malattie del canale digerente, Malattie del fegato e delle vie biliari, Malattie della pelle, Vasculopatie periferiche.

Le cure ed i trattamenti

Nello stabilimento si effettuano:

  • cure termali inalatorie e idropiniche
  • fanghi termali
  • balneoterapia e cure inalatorie

Completano l’offerta bagno turco, sauna, idromassaggio, massoterapia e trattamenti estetici. Collegato alla struttura, l’Hotel delle Terme di Venturina offre la possibilità di godere del benessere delle acque termali con le due piscine interna ed esterna.

Un vero e proprio “bagno di benessere”, rilassante e tonificante, è possibile immergendosi nelle calde acque del lago “ Calidario” e del Centro benessere e SPA collegato: un luogo suggestivo, dove godere dell’armonia che si instaura tra corpo e mente.

Come raggiungerci

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