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Rivanazzano Terme (PV) – Terme di Rivanazzano

Anticamente era conosciuta come Vico Lardario (intorno all’anno mille), poi durante il medioevo come Ripa di Nazzano e, infine, come Rivanazzano. Fino al XVII secolo cinta da mura che proteggevano il castello, di cui oggi rimane solo l’antica torre, Rivanazzano fu teatro di aspre contese con Voghera, per l’utilizzo delle acque del fiume Staffora e ripetutamente occupato dalle bande che saccheggiavano i territori dell’Appennino. Fu feudo dei Malaspina e, dopo diverse vicende, divenne possedimento dei Rovereto-De Mari, marchesi di Genova, che lo tennero fino all’abolizione del feudalesimo (1797). Nel territorio di Rivanazzano è compreso l’affascinate Castello di Nazzano, che domina dall’alto la Valle Staffora: fortificato da Gian Galeazzo Visconti, infatti, il Castello ricopriva il ruolo fondamentale di avamposto dell’Appennino, vigile verso la pianura.

Da Rivanazzano, infatti, transitava la via del sale lombarda, percorsa da colonne di muli che, passando per la valle Staffora, raggiungevano Genova attraverso il passo del Giovà e il monte Antola.

Volendo visitare Rivanazzano non si può evitare la Torre pentagonale del XII secolo, un raro esempio di fortificazione non esagonale, a facce non regolari, con otto feritoie e base scarpata. Il manufatto faceva parte di un più vasto complesso cinto da mura, entro il quale sorgeva un castello di cui sono rimasti pochi resti. Interessante è pure il Palazzo Comunale; in stile gotico, esso presenta porticati ad arco acuto e finestre bifore al piano superiore, al cui centro spicca la balconata sormontata dalla torre dotata d’orologio.

Da visitare anche la Chiesa della S.S. Trinità, con facciata in stile neoclassico, con grande portale centrale, coro ligneo e organo seicenteschi. L’Oratorio di San Rocco (XVII secolo) ha un interno a navata unica, maestosa, con altare barocco e abside. Da non perdere è poi la chiesa Parrocchiale di S. Germano. La facciata d’ordine corinzio è dotata di due porte minori che affiancano il portone centrale; l’interno della chiesa è suddiviso in tre navate e presenta un grande altare in marmi policromi. L’edificio conserva inoltre notevoli opere d’arte.

Vi consigliamo di visitare anche la frazione di Nazzano, dove molto bella è la chiesa di S. Giovanni Battista, costruita nel 1818, presenta un’unica navata, mentre la facciata è in stile neoclassico con timpano ed un unico portale d’ingresso. Il simbolo del piccolo paese rimane però il castello fatto costruire dai Malaspina verso l’anno mille. Il maniero che è un’ armonica costruzione in mattoni, ha subito radicali restauri e trasformazioni nel corso dei secoli.

La piccola località termale, attraversata dal torrente Staffora, si colloca nel cuore del comprensorio dell’Oltrepò pavese, famoso per i suoi vini, e si trova a circa una trentina di kilometri dal capoluogo di provincia. Nei dintorni sono da vedere Pavia e la sua Certosa, Voghera, Tortona, Zavattarello (uno dei borghi più belli d’Italia), Varzi (famosa per il salame), Volpedo (con la sua Pieve romanica) e le colline dell’Oltrepò pavese, affascinanti per la loro armonia e per i suoi vitigni da cui vengono fuori vini di grande qualità tra cui, Bonarda, Buttafuoco, Sangue di Giuda, Riesling, Pinot Nero e l’aromatico Moscato.

Ma questo territorio è ricco anche di prodotti e piatti prelibati. Tra i prodotti citiamo il pane miccone, i grissini dolci, il salame di Varzi, la pancetta pavese, il lardo, i caprini, la formaggella di Menconico, il Nisso. Tra i piatti della tradizione, gli agnolotti gobbi, la polenta al mosto, il risotto con i peperoni.

Rivanazzano fa parte della Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese.

Nel 1913 sono state scoperte fonti di acqua termale in località San Francesco e, da allora, è attiva una stazione termale.

Le acque

Le acque presenti alle Terme di Rivanazzano sono di due tipi: salsobromoiodica e sulfurea e  sgorgano alla temperatura di 14,5°C da due fonti, Pozzo Terme e Pozzo San Francesco.

Il fango

Viene prodotto con immersione dell’argilla in acqua termale e fatto maturare per circa trecento giorni, prima di raggiungere la caratteristica plasticità ed il peculiare colore grigio-verde.. Viene applicato a caldo o a freddo.

Indicazioni terapeutiche

L’acqua salso-bromo-iodica: possiede efficacia antinfiammatoria sui tessuti e antisettica sulle mucose e stimola la circolazione sanguigna riducendo la fragilità capillare, la ritenzione idrica e la cellulite.

L’acqua sulfurea: l’idrogeno solforato in sospensione produce effetti sedativi e antispastici, fluidifica le mucose e stimola la produzione di anticorpi. E’ efficace nella cura di affezioni dermatologiche, di allergie e di disturbi dell’apparato respiratorio.

Il fango termale: viene utilizzato per alleviare le contratture muscolari, lombalgie e problemi cervicali e offre rimedio alle affezioni artroreumatiche. Possiede effetti rigeneranti, tonificanti, stimolanti e decongestionanti.

Le cure ed i trattamenti

La struttura propone diversi trattamenti, su tre linee di azione particolari:

  • Trattamenti relativi alla cura delle vie respiratorie, fra cui inalazione, aerosol, humage, nebulizzazione, doccia nasale micronizzata e ventilazione polmonare.
  • Trattamenti contro la sordità rinogena e le affezioni otorini che fra cui insufflazione endotimpanica e polizer crenoterapico.
  • Trattamenti delle patologie artroreumatiche, fra cui i fanghi, le fangature a freddo e l’idromassaggio, ma anche la ionoforesi, la magnetoforesi, la tecarterapia e il linfodrenaggio manuale con il metodo Vodder.
  • Trattamenti viso e corpo
  • Massaggi

Come raggiungerci

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