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San Pellegrino Terme (BG) – Terme di San Pellegrino

San Pellegrino Terme, collocata al centro della Valle Brembana, è una località climatica di cura e di soggiorno, adagiata lungo le rive del fiume Brembo che divide in due il paese situato in una valle naturale circondata da rilievi. Diversi storici ritengono che gli Orobi, fondatori della città di Bergamo e di origine Celtica, dinnanzi all’avanzata delle civiltà liguri, etrusche, galliche e romane, si ritirarono verso le vallate, costituendo nuovi nuclei abitati, ma il nome San Pellegrino risale all’VIII sec. d.C. quando i vescovi al servizio di Carlo Magno consacravano ed erigevano parrocchie nell’impero. Il centro abitato venne dedicato a San Pellegrino vescovo di Auxerre e martire. La Parrocchia di San Pellegrino Terme possiede una preziosa reliquia del Santo.

E’ molto probabile, come testimonia il “Castello della Regina” sopra Sussia, che nel territorio ci sia stata una vita feudale e longobarda (da cui derivano molte parole dialettali locali). Per secoli, a causa di un territorio montano poco produttivo, le attività economiche della vallata restano legate alla pastorizia, all’agricoltura, alla tessitura casalinga e all’artigianato, provocando anche fenomeni di emigrazione delle popolazioni locali.

Nel XIV secolo il territorio bergamasco è investito da numerose guerre tra fazioni avverse (guelfi e ghibellini) che portano alla dominazione dei Visconti. Sono costruiti in questo periodo casali fortificati, a Ruspino e alla Torre, e altre modeste fortezze di valico.

Con i Trattati di Lodi e Ferrara la valle viene a far parte dei domini veneziani che lasciano, sul piano amministrativo, notevoli libertà garantendo la conservazione degli statuti locali. Sotto la Serenissima acquista impulso il commercio e l’artigianato e si ha una spinta alla risoluzione della viabilità attraverso l’apertura e l’ampliamento della strada Priula che verrà successivamente allargata sia sotto la dominazione francese che sotto quella austriaca. Dopo il tramonto della Repubblica di Venezia, nel XVIII secolo, si succedono, nella Bergamasca, la Repubblica Cisalpina ed il dominio francese del Regno Italico di Napoleone.

Tra l’800 ed i primi del ‘900 San Pellegrino realizza i primi stabilimenti termali ed i primi Hotel, dando impulso al termalismo derivante dalle sue acque curative, diventando una destinazione conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, con affascinanti strutture liberty (come il Casinò o il Grand Hotel) e atmosfere da “Belle Epoque”, frequentata da illustri personaggi come la Regina Margherita di Savoia, la Regina Elena, Mascagni, Montale, Quasimodo, i familiari dello Zar di Russia, Re Farouk d’Egitto, Federico Fellini e altri nomi noti del cinema, dello sport, della cultura.

Nel visitare San Pellegrino ci si accorge, oltre ai complessi delle Terme, del Casinò e del Grand Hotel, di un notevole patrimonio storico e artistico presente in città e nel territorio circostante, a partire da alcuni edifici religiosi come la Chiesa parrocchiale di San Pellegrino D’Auxerre, la quattrocentesca Chiesa di San Nicola, l’amato Santuario di Caravaggio (1714), il tempio della Vittoria (o dei Caduti), le Chiese diffuse nei borghi e nelle contrade. Da non perdere Villa Speranza, in perfetto stile liberty, che ospita al suo interno il Museo Brembano di Scienze Naturali e la Sala dei Putti (al primo piano) disegnata dall’artista Arturo Galvani negli ’30.

Il Museo di Scienze Naturali fa parte della Rete Triassico.it che comprende il Museo di Scienze Naturali di Bergamo e il Parco Paleontologico di Cene. Quest’ultimo, all’interno del Monumento Naturale della Val Brunone, ci porta indietro di duecento milioni di anni, quando c’erano i dinosauri…., come testimoniato dalla ricca fauna fossile rinvenuta su queste terre (comprendente rettili, crostacei e insetti), tra cui spicca l’Italophlebia gervasuttii, lo spettacolare esemplare completo di libellula (pensate che sono ancora visibili le nervature delle sottili ali!) che è divenuto il simbolo del Monumento naturale della Valle Brunone.

San Pellegrino Terme offre una lunga serie di passeggiate e percorsi trekking di notevole importanza per la salubrità dell’aria e per la possibilità di ammirare panorami e vedute mozzafiato, località rinomate come Pizzo Cerro, Sant’Antonio Abbandonato, Monte Zucco, Monte Sornadello e Monte Gioco, tutti raggiungibili a piedi. Da provare anche la nuova pista ciclabile che si sviluppa da Zogno a Piazza Brembrana per circa 20 km, o a piedi lungo il cosiddetto “percorso vita” oppure l’arrampicata su una parete di roccia appositamente attrezzata. Le escursioni poi ovviamente possono comprendere anche i monti circostanti.

Da non perdere, in località Vetta, il complesso carsico delle Grotte del Sogno, scoperte nel 1931, e ricche di angusti cunicoli impreziositi da stalagmiti e stalattiti.

La Val Brembana è nota per i suoi prodotti e piatti tipici derivanti da una tradizione pastorale ed agricola. Tra i prodotti i formaggi la fanno da padrona: il Formai de Mut è un formaggio grasso a pasta semicotta dal sapore delicato e fragrante, poco salato, non piccante, con aroma caratteristico. E’ prodotto con metodi tradizionali sugli alpeggi da giugno a settembre e nelle casere di fondo valle nel resto dell’anno e la sua stagionatura minima e’ di 45 giorni. Il Branzi è un formaggio dal sapore dolce e delicato o forte ed aromatico e leggermente piccante a seconda del grado di maturazione. Naturale complemento della Polenta, il Formai de Mut e il Branzi sono alla base di numerosi piatti tradizionali. Il piu’ noto e’ sicuramente la Polenta Taragna dove il formaggio viene sciolto con il burro nella Polenta di mais. Servita calda e filante, la Polenta Taragna ben si accoppia con salsicce, cotechini e con uccelletti, secondo quella che e’ la tradizione secolare della valle. E sempre con la Polenta ecco poi la polenta cunsada , tagliata a fette e ricoperta di formaggio o Taleggio e poi condita con burro versato e salvia.  Originario della Val Taleggio e’ infine naturalmente il Taleggio, prodotto ora in tutta la pianura lombarda. Si tratta di un formaggio grasso a pasta molle, prodotto esclusivamente con latte di vacca intero. L’odore caratteristico, piuttosto pungente, corrisponde ad un sapore dolce ed aromatico. Altri piatti tipici della Valbrembana: la Gallina Ripiena, il Coniglio in umido con Patate, la Lepre in salmi’, il capriolo in salmi’. Come contorni funghi, frér e perseghi’ e anche tartufi, sia neri che bianchi. Tra i primi piatti il posto d’onore spetta ai casoncelli alla bergamasca con ripieno di pane e formaggio grattuggiato, cotechino tritato, prezzemolo, aglio, a volte uova e un po’ di latte. E poi ancora i nosec ( involtini di verza ), il pane di patate di Carona, il formaggio e birra di Valtorta.

Le acque

Le acque presenti alle Terme di San Pellegrino Terme sono principalmente acque bicarbonato calciche, solfate, alcalino-terrose, magnesiache, e scaturiscono da tre fonti situate alla base della falda meridionale di una rupe dolomitica, costituita principalmente da carbonato di calcio e di magnesio, che si erge per 600 metri fino al poggio Belvedere. La sorgente Palazzolo è quella più alta e più abbondante; le altre due sono chiamate Salaroli e Fonte Vecchia. L’acqua proviene da strati profondi della crosta terrestre, al riparo da infiltrazioni di acque superficiali e viene scaldata ad una temperatura di 36° per i trattamenti termali.

Indicazioni terapeutiche

Queste acque sono ideali per curare malattie dello stomaco, dell’intestino, del fegato e delle vie biliari. Sono indicate, inoltre, nelle disfunzioni del ricambio, nelle patologie dei reni, delle vie urinarie e in casi di calcolosi renale e per terapie post operatorie. Fisiopatologie respiratorie e motorie. Completano il quadro: trattamenti estetici, per la forma fisica e stress.

Le cure ed i trattamenti

Il centro è specializzato in cure idropiniche; propone, inoltre:

  • cure inalatorie
  • massaggi
  • insufflazioni endotimpaniche
  • irrigazioni vaginali
  • riabilitazione e ventilazione polmonare
  • ginnastica vascolare
  • balneoterapia
  • fangoterapia
  • idromassaggi

Alle cure termali si possono integrare attività sportive, di svago e relax.

Come raggiungerci

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