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Bacoli (NA) – Terme di Napoli (Stufe di Nerone)

La città, situata nella penisola flegrea, è di origine vulcanica, con la presenza di un allineamento di ben 7 vulcani, 3 remoti e 4 più recenti, parzialmente erosi dal mare e dal vento. Sono stati i Romani a chiamare così la città modificando l’originale “Bauli”, derivante da Boauilia, cioè ‘stalla di buoi’, gli stessi (forse) che l’eroe Ercole rubò a Gerione, gigante con tre teste, due busti e due gambe, per nasconderle proprio qui. Bacoli è un mosaico di sorprese, e si capisce perché fin dall’antichità i ricchi Romani venivano qui in vacanza: il paesaggio è straordinario tra mare e vulcani, con tutte le suggestioni che può regalare un territorio come quello dei Campi Flegrei. Tra i rilievi vulcanici modellati dal tempo e dalla natura, il clima mite regala ulteriore magia a quella del paesaggio e del passato: un luogo da visitare che esalta tutti i sensi e li soddisfa in pieno.
Nel suo territorio c’è anche il Lago Miseno che è in realtà una laguna, un’autentica meraviglia assieme a un altro specchio d’acqua, quello di Fusaro. Oltre alle sorgenti termali di Baia, soggette a fenomeni di bradisismo (il suolo si abbassa e si alza periodicamente), nei dintorni di Bacoli si trova il parco archeologico di Baia, in parte sommerso, la meta ideale per gli appassionati di archeologia subacquea. Bacoli ha fatto parte di Pozzuoli fino al 1919. Pesca, piccoli cantieri navali, produzione di uva, agrumi e ortaggi sono le principali voci economiche. Rilevante anche il turismo balneare, naturalistico-enogastronomico e archeologico.

La cucina di Bacoli è quella sfiziosa e saporita partenopea, con tante ricette. Tra queste, da segnalare i fagioli con le acciughe salate, la minestra maritata, di verdure miste con costine di maiale, salsiccia e muscolo di manzo, il tutto rifinito con formaggio grattugiato, soprattutto pecorino. E poi, la pasta con le cicerchie e la pasta di San Giuseppe, con un sugo fatto di acciughe sott’olio, pinoli e pangrattato tostato. Da non perdere, calamari e patate (con qualche pomodorino), polipetti affogati, il coniglio in gelatina, la pizza con pomodoro e mozzarella e, tra i dolci le zeppole di San Giuseppe e il casatiello ricoperto di glassa bianca. Consigliata una visita anche il Castello Aragonese e all’annesso museo archeologico dei Campi Flegrei.

Le acque

Le acque scaturiscono ad una temperatura di 72°C–74°C e sono principalmente acque salso-bromo-iodiche ipertermali.

Indicazioni terapeutiche

Le Terme di Napoli sono indicate per cure inalatorie e ginecologiche, riabilitazioni, trattamenti contro reumatismi e artrosi. Inoltre si praticano antro-balneoterapie e possono essere curate anche patologie del sistema cardiovascolare, inestetismi della pelle, cellulite e patologie dermatologiche.

Le cure e i trattamenti

I principali trattamenti termali che le Terme di Napoli (Stufe di Nerone) offrono sono

  • estetici
  • ayurvedici
  • antistress
Sono presenti piscine interne ed esterne, ampi spazi verdi con aree solarium e un rigoglioso parco ricco di palme, aranci e ulivi.

Come raggiungerci

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