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Torre Annunziata (NA) – Terme Vesuviane

Incastonata fra le falde del famoso vulcano e la costa tirrenica su cui si affaccia direttamente, Torre Annunziata è una cittadina in provincia di Napoli che sorge ai piedi del Vesuvio e offre numerose attrattive tra cui interessanti siti archeologici. Assieme a Pompei ed Ercolano fu sepolta dalla eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. e ricostruita successivamente nella pianura risultante dai materiali provenienti dall’attività del vulcano. Lo stesso vulcano che l’ha modellata protegge la città dai venti freddi provenienti dall’entroterra, così il suo clima è molto piacevole, tipicamente mediterraneo, temperato caldo, anche grazie all’azione mitigatrice del mare. Porto, spiagge, terme: Torre Annunziata è una città ricca di storia e fa parte, per il suo lontano passato, dei luoghi inseriti nel patrimonio dell’Unesco.
Storicamente abitata da antichi popoli italici (Sarrastri, Pelasgi, Osci), dai Greci e poi dai Sanniti, dagli Etruschi (VIII sec. a.C.), dai Romani (nasce Oplonti, sobborgo di Pompei)i cui patrizi soggiornavano qui per le cure termali, dopo l’eruzione del Vesuvio e la distruzione conseguente, il territorio si ripopola nei secoli successivi ma, causa la caduta dell’impero d’Occidente, la futura Torre Annunziata è saccheggiata dai Vandali prima e, successivamente, dai Saraceni. Torre Annunziata nasce ufficialmente solo nel 1319 grazie a Carlo D’Angiò che concesse lo sfruttamento di alcune terre del suo feudo ad alcuni fedeli che volevano costruire una cappella dedicata alla Vergine Annunziata. Nel corso del tempo la città è passata sotto varie dominazioni (spagnoli, francesi e normanni, ma anche i Colonna, i Principi di Gallicano e i duchi di Zagarolo, i Barberini, i toscani Massarenghi, gli amalfitani Dentice del Pesce), vedendo aumentare lo sviluppo della sua economia attraverso le bonifiche, la realizzazione di mulini e pastifici, la Real fabbrica di armi, le ferriere.
Una visita in città non può prescindere dalla Basilica Ave Gratia Plena, chiesa trecentesca dove è custodita l’immagine della Madonna della Neve, oltre a una tavola ad olio “L’Annuciazione” (XVI sec.) ed altri affreschi del XIX secolo. In città si trovano anche tantissime “Madonnelle”, veri e propri altari di pregevole fattura, ed il Crocifisso del 1919 in Piazza C. Battisti. Da visitare anche il Palazzo delle Regie Scuderie, il Museo Storico delle Armi (1823) all’interno della sala borbonica della Real Fabbrica di Armi, il Palazzo Pagano e Cirillo.
Affascinante è la passeggiata nella zona del porto, con la sua tipica atmosfera marinaresca. Belli anche i giardini urbani della Villa Comunale, di Villa Guarracino, il Parco di Villa Monte Parnaso.

Sempre da visitare, gli scavi di Oplontis, città romana scomparsa con l’eruzione del 79 d.C., dove è possibile trovare anche i resti della Villa di Poppea (I° sec. a.C.) dove sono stati trovati alcuni corpi delle vittime del Vesuvi, oggetti d’oro e smeraldi, monete ed un centro termale.
Nelle vicinanze della città, il Parco Nazionale del Vesuvio, Pompei, Ercolano, Stabia, il Parco Regionale del fiume Sarno, le varie località marine, da Napoli alle costiere sorrentina e amalfitana.
Dal punto di vista enogastronomico in questa zona uno dei prodotti di punta è il pomodorino del Piennolo del Vesuvio dop, dalla forma ovale e dal gusto saporito tanto che si unisce perfettamente alla pasta di Gragnano, che rappresenta un altro alimento tradizionale. Tra i tanti piatti che deliziano il palato da provare il casatiello sugna e pepe, con formaggio grattugiato e pezzetti di salame, e la sua versione dolce con zucchero, canditi e cannella. Piatti clou sono i ditalini con le fave fresche, lasciate cuocere semplicemente nell’olio, gli spaghetti in bianco con le vongole, la zuppa di stoccafisso con broccoletti, ceci e pomodoro, i polipetti affogati nel pomodoro.
Le salutari acque delle Terme Vesuviane, che alcune fonti storiche ritengono come le terme più antiche d’Italia, erano già utilizzate nel 64 d.C. all’interno delle numerose ville oplontine, tra cui la Villa di Poppea, situata a pochi metri dalla falda acquifera. Con il trascorrere del tempo, la sorgente fu poi dimenticata fino a quando, il 18 giugno 1831, il generale Vito Nunziante valorizzò e ampliò la struttura originaria che fu successivamente arricchita da ritrovamenti di antichi e importanti cimeli romani, come le tabelle sulle quali erano impresse le iscrizioni dei bagni termali che recavano l’impronta delle vestigia di Oplonti. L’opera di ristrutturazione delle Terme Vesuviane portò, inoltre, alla scoperta dei cunicoli e delle grotte che evidenziano il sistema idrico dei romani, unica testimonianza al mondo di geoidrologia archeologica.

Le acque

Le acque che alimentano le Terme di Torre Annunziata sono principalmente bicarbonato calciche, salse, alcalino-terrose e sgorgano dalla sorgente Nunziante, la sola in piena attività. Le sorgenti della zona si trovano a 6 – 10 mt sotto il livello del mare e si caratterizzano per la temperatura delle acque compresa tra 15°C e 30°C, determinata dalla continua attività del Vesuvio.

Indicazioni terapeutiche

Alle Terme di Torre Annunziata vengono curate patologie dell’apparato locomotore, respiratorio, digerente e della pelle. E ancora, malattie ginecologiche, reumatiche e gastroenteriche. Completano l’offerta inestetismi della pelle, cellulite e patologie dermatologiche.

Le cure e i trattamenti

Oltre ai trattamenti classici tra cui

  • balneoterapia
  • cure idropiniche e inalatorie
  • aerosol
  • docce nasali
  • fangoterapia
  • nebulizzazioni
sono disponibili anche
  • massaggi
  • fisiochinesiterapia
  • antroterapia
  • humage
  • idromassaggi
  • piscina termale
  • programmi fitness e antistress

Come raggiungerci

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