In provincia di Trento, nella Val Rendena, tra il crinale delle montagne e l’abbacinante colore dei ghiacciai dell’Adamello-Presanella, Caderzone Terme è una meta ambita da chi ama fare sport e passeggiate in tranquillità, nella pace e nel verde, da chi vuol trascorrere vacanze all’insegna del benessere in coppia o in famiglia.
Di antiche origini (testimonianze dell’età del bronzo), fu dominato prima dalla Famiglia Lodron (XIV sec.) e, successivamente, dalla famiglia Bertelli, fino al 1822.
Con l’invasione napoleonica Caderzone entrò, con tutta la valle, nel regno di Baviera, poi nel Regno Italico, quindi nel Tirolo asburgico. Il 16 aprile 1831 l’Imperial Regia Amministrazione Catastale di Tione mise pubblicamente all’asta il feudo di Caderzone. Passate le guerre mondiali e l’emigrazione massiccia che ha caratterizzato tutte le comunità rendene, Caderzone trasse nuova linfa dallo sviluppo turistico che a partire dagli anni Sessanta interessò progressivamente tutta la valle, ed ha sviluppato un buon tessuto economico ed imprenditoriale in questo settore, il cui coronamento è stato sicuramente l’inizio dell’attività delle Terme.
Nel centro del paese, all’interno di un complesso chiamato “Borgo della salute” si trovano le Terme Val Rendena – Fonte Sant’Antonio, alimentato da una sorgente di acqua ferruginosa detta “acqua forte”, il Palazzo Lodron-Bertelli (XIV secolo), oggi albergo, e le ex scuderie del Palazzo che, oggi, ospitano il Museo della Malga ed una sala polifunzionale.
L’economia del paese è stata sempre di natura silvo-pastorale ed agricola, relazione che si ritrova nelle testimonianze del Maso Curio, negli oggetti del Museo della Malga e nella produzione biologica delle aziende agricole della piana.
Gran parte del territorio comunale è incluso nel perimetro del Parco Naturale Adamello-Brenta e comprende i laghi di Garzoné, Vacarsa e San Giuliano, le antiche malghe Campo, Campastril, S.Giuliano e Garzonè, testimonianze storiche di vita pastorale e della produzione di formaggi e latte, ancora oggi attuale con l’allevamento delle vacche di razza Rendena alle quali è dedicato persino un monumento in ferro battuto.
Sempre in paese e nei suoi dintorni è possibile visitare la chiesa parrocchiale di San Biagio, la chiesa di San Giuliano al Monte, l’ex lazzaretto (XVII sec.), il Maso Curio (XIV sec.) e la sua Piana, la via Viulina con i muretti a secco e l’acciottolato. C’è anche il golf Club Val Rendena e, a soli 3 Km., Pinzolo.
Le acque
Nonostante lo stabilimento termale sia aperto al pubblico dal 2004, l’acqua benefica di Caderzone Terme, è nota fin dal 1600. Essa sgorga dalla sorgente detta “Fonte Sant’Antonio” situata a circa 1000 m.s.l.m. ed è di tipo oligominerale ferruginoso.
Le indicazioni terapeutiche
Le principali patologie che possono essere curate grazie alle acque termali delle Terme di Val Rendena – Caderzone sono: patologie dell’apparato respiratorio e allergie, patologie del sistema cardiovascolare, inestetismi della pelle, cellulite, patologie dermatologiche, patologie dell’apparato urinario, patologie dell’apparato gastro-intestinale / gastroenterico, patologie otorinolaringoiatriche (orecchio, naso, gola).
Le cure e i trattamenti
Presso le Terme di Caderzone è possibile usufruire di cure
- inalatorie
- balneoterapia dermatologica
- osteoarticolare
- idromassaggi
- ventilazioni polmonari
- cure idropiniche
- sauna
- bagno turco
- calidarium
- vasca refrigerante
- docce emozionali
- sala relax
- solarium
- centro estetico
- massaggi
- Fototerapia
- magnetoterapia
- scleroterapia