Lazio

Il Lazio è una Regione dell’Italia Centrale, stretta tra gli Appennini ed il Mar Tirreno, con un paesaggio che spazia da zone montuose (i Volsini, i Cimini, i Monti Sabatini, i Colli Albani) fino alle pianure della costa, attraversate da fiumi (Tevere, Liri, Garigliano, Sacco) e con significative presenze di laghi (Bolsena, Bracciano, Vico, Nemi). Molto importanti sono anche l’agro romano e l’agro pontino a sud. (Leggi tutto)

Sul mare, lungo spiagge regolari, basse e sabbiose, si affacciano il Capo Linaro a Civitavecchia, la foce del Tevere e, più a sud, il promontorio di Anzio e Nettuno, il Monte Circeo con la sua bella baia, il promontorio di Gaeta e l’arcipelago delle sei isole di Ponza.
La regione è una concentrazione di storia, arte, cultura che trova le sue origini da antichi popoli e dalla storia di Roma. Siti archeologici si trovano in tutta la regione, anche oltre Roma. Basta citarne alcuni, quali la necropoli etrusca di Cerveteri (sito Unesco), Ostia antica, il Tempio di Giove Anxur a Terracina, Villa Adriana a Tivoli, la Tuscia e Viterbo con il suo quartiere medioevale San Pellegrino, il Palazzo dei Papi, le Terme dei Papi, i borghi storici tra cui Civita Bagnoregio, “la città che muore”, affascinante ed emozionante. E ancora, nei Castelli Romani, Castel Gandolfo, sede papale, Ariccia, Marino, Rocca di Papa, Genzano, Nemi. Interessante è anche l’area della Ciociaria, con le sue tradizioni ed i suoi borghi, città come Fiuggi, con le sue acque salutari già utilizzate nell’antichità da Plinio il Vecchio e da Michelangelo, Alatri, Anagni, Ferentino. Più giù, verso la Campania, troviamo Montecassino e la sua Abbazia.
Infine Roma, la “città eterna”, con la sua storia, le sue tradizioni, le sue contraddizioni. Una Capitale cosmopolita, invidiata da tutto il mondo per la grandezza delle sue opere, della sua arte, della sua storia millenaria. Una Capitale da vivere.
La tradizione gastronomica del Lazio si è conservata nel tempo, con sapori forti e genuini e diversificata tra le varie zone della regione. Influenzata da tradizioni e produzioni agro pastorali, ancora oggi ritroviamo piatti e prodotti di eccellenza, tra cui citiamo: i bucatini di Amatrice, con guanciale, pomodoro, peperoncino e pecorino; la “pajata”, rigatoni con sugo piccante e carne di vitellino da latte; pasta alla carbonara; gli gnocchi di semolino alla romana; la pasta cacio e pepe; la porchetta dei Castelli Romani; la coda alla vaccinara; i carciofi alla “giudia”; le “coppiette”, listelli di carne di cavallo essiccati con peperoncino; la salsiccia di Monte San Biagio, condita con pepe rosso; le fragoline di bosco di Nemi; i marroni dei Monti Cimini; l’olio Canino e Sabino; i vini dei Colli Albani, l’Aleatico di Gradoli, l’Est Est Est di Montefiascone, il Moscato di Terracina. E tanto altro ancora…
Da nord a sud, da Viterbo a Suio Terme, il Lazio è costellato di stazioni termali che vantano antiche origini. Nei pressi di Roma sono famose le acque di bagni di Tivoli, dette “santissime” per il loro potere terapeutico e così chiamate per il loro aspetto opalescente; nel centro della Ciociaria, si trova Fiuggi, cittadina termale conosciuta fin dal medioevo per aver curato Papa Bonifacio VIII dalla calcolosi; presso il lago di Bracciano si trovano (attualmente chiuse) le terme di Vicarello, in un borgo che sorge sulle rovine di una grandiosa villa romana risalente all’epoca di Domiziano e dove, poco distante, alla temperatura di 48° gradi, sgorga l’acqua ipertermale di una sorgente bicarbonato-solfato-alcalino-terrosa. A sud di Cassino si trovano le Terme Varroniane, mentre nella valle del Sacco, a Ferentino, si trovano le Terme Pompeo. In provincia di Latina, quasi al confine con la Campania, si trovano le acque delle Terme di Suio, in provincia di Rieti si trovano le fonti di Cottorella le cui acque vengono imbottigliate. A Viterbo si trovano le Terme dei Papi e, appena fuori città, l’area libera (oggi chiusa) della sorgente di acqua sulfurea calda del Bullicame.
A Civitavecchia si trovano le magnifiche Terme di Traiano altrimenti dette Terme Taurine, il cui nome proviene dall’antico laghetto di Acque Tauri dal quale sgorgava la sorgente frequentata fin dall’epoca etrusca. Il loro sito archeologico presenta tutti gli antichi locali utilizzati dall’imperatore e dai suoi ospiti: gli spogliatoi, le vasche di acqua calda e fredda, il bagno turco, la sala massaggi e le camere da letto abilmente decorati da fregi, mosaici e marmi di grande valore. Un luogo di pregio e d’aggregazione sociale dove si recavano persone appartenenti ai più disparati ceti sociali, dai legionari appena sbarcati da una missione a personaggi illustri dell’antica Roma. Accanto alle terme si trova anche un bellissimo giardino botanico dove passeggiare tra splendide varietà di fiori e piante.
Ubicate a metà strada tra Castel Sant’Angelo e Cittaducale, nei pressi di una millenaria fonte termale, si trovano infine le Terme di Cotilia: un complesso termale in via di ristrutturazione note anche con l’appellativo romano di Aquae Cutiliae cantate da Plinio, Seneca e Varrone.

 
LE LOCALITÀ TERMALI ATTUALMENTE ATTIVE NEL LAZIO:
 
1. Canale Monterano (RM) – Le Terme di Stigliano
2. Canino (VT) – Terme di Vulci
3. Cassino (FR) – Terme Varroniane
4. Castel Sant’Angelo (RI) – Terme di Cotilia
5. Castelforte (LT) – Terme Vescine e Terme Sant’Egidio
6. Civitavecchia (RM) – Terme della Ficoncella (o Bagni Sant’Agostino)
7. Ferentino (FR) – Terme Pompeo
8. Fiuggi (FR) – Terme di Fiuggi
9. Orte (VT) – Terme di Orte
10. Terme Sabine di Cretone (RM) – Terme Sabine
11. Tivoli (RM) – Terme Acque Albule
12. Viterbo – Terme dei Papi e Terme Bagnaccio

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